C’è il sovraffollamento, con 9 mila detenuti in più di quelli previsti.
C’è l’emergenza suicidi, con 23 casi dall’inizio dell’anno e 85 nel 2022.
C’è la questione igienico- sanitaria, con celle senza bagni e senza acqua calda.
Pochissimo lavoro, ancora meno educatori, con standard di dignità e diritti che sono a livello di guardia. E’ questa l’impietosa e allarmante fotografia che emerge dal XIX Rapporto di Antigone (dati del Dap e ispezioni in 97 istituti di oltre 100 osservatori) e che si intotola “È vietata la tortura”.
Perché sì: c’è pure quella. Come certificano i 13 procedimenti a carico di poliziotti penitenziari per violenze e torture, tra quelli attualmente in corso, in cui l’associazione si è costituita parte civile.