Quella di domenica non era una classica gita in barca a pescare, ma una vera e propria riunione di lavoro tra agenti segreti italiani e israeliani e, come nel più classico dei racconti di spionaggio, i sopravvissuti al naufragio sono spariti.
Spunta l’ipotesi che gli agenti fossero lì per trasbordo ed espatrio di qualcuno sulla sponda svizzera del lago.
I morti sono 2 agenti dell’Aise, uno del Mossad in pensione e la moglie russa del proprietario del natante che da tempo manteneva “contatti” con i servizi.
E non finisce qui: se all’interno del relitto dovesse essere trovata qualche valigetta contenente dei documenti degli 007, in caso fossero ancora leggibili nonostante l’acqua, la Presidenza del Consiglio dei Ministri potrebbe invocare il segreto di Stato.