Da una settimana i primi artefici di quell’immaginario collettivo che ha miliardi di fan nel mondo, sono in sciopero e il rischio è quello di non poter scoprire cosa si nasconde dietro l’ultimo Chliffanger.
Le prossime stagioni sono in bilico con tutte le loro puntate. Ma il rischio adesso è ancora più grosso, da quando la minaccia s’è trasformata in ricatto: se le richieste salariali del WGA (Writers’ Guild of America) – il sindacato che raccoglie oltre 10 mila autori (lo sciopero è stato votato dal 97% dei membri) – non saranno accolte, gli scrittori sveleranno il finale delle stagioni future, tra cui Stranger Things e il prequel de Il trono di spade.
Sembra la trama di una serie meta-televisiva cappa e spada, con gli sceneggiatori sul piede di guerra ma con la penna al posto della spada.