Secondo Terry Gilliam, il più prolifico dei Monty Phyton, l’IA spaventa solo gli autori privi di talento, non certo quelli bravi.
Secondo il regista soltanto gli esseri umani sanno sorprendere. Poi dice la sua anche sull’attivismo di ogni tipo, secondo Gilliam al tanto rumore è preferibile l’ironia di chi sa prendere in giro il sistema.
E poi indica i suoi comici di riferimento, Re Carlo su tutti, che secondo l’autore ha senso dell’umorismo da vendere (e se lo dice un Monty Phyton ci si può credere), e poi Zelensky, “il comico più importante di tutto il pianeta”.
E a proposito dell’Italia, come la vede il famoso filmmaker? “Come il disastro di qualcun altro”, dice con la sua famosa ironia, identificando il belpaese in un modo a dir poco eccellente. “La cosa bella dell’Italia è che trovate sempre un modo per arrangiarvi e risolvere le cose. Alle brutte non osservate le leggi. In Umbria dove ho una casa, sono stati riportati i lupi […] ma si mangiano gli animali delle fattorie. Sono andato da un mio amico che alleva alpaca, gli ho detto: “Ora come fai, dato che non puoi fare fuori i lupi”? Mi ha fatto l’occhiolino e un gesto come a dirmi “Tranquillo che un modo lo trovo”.
Genio! Ecco perché amo gli italiani, specie quelli che si ribellano.