Il gioco proposto dal saggista Rachel, nel suo libro appena pubblicato, è quello di assemblare virtualmente il meglio dei titoli di ciascun debutto solista di John, Paul, George e Ringo, immaginando quali canzoni avrebbero superato il feroce esame della famosa commissione interna, al punto da assemblare un album che non è mai nato, ma che, ad ascoltarlo adesso -nella playlist creata ad hoc da Rachel (“Like Some Forgotten Dream”, su Spotify)- lascia sbalorditi per la qualità che esprime. E non c’erano grossi dubbi in merito, ma sentirlo fa un effetto particolare.
In qualche multiverso (termine preso in prestito dalla Marvel, ma scientificamente plausibile) qualcuno avrà certamente comprato e acquistato l’album, e molte cose – forse- lì in quel multiverso, potrebbero essere andate diversamente (meglio?).