Poveri ucraini.
Adesso anche questo: non bastavano le bombe e mesi e mesi di tensioni e di guerra.
Ieri è arrivato il disastro ed è arrivato in silenzio: di notte è andata distrutta la diga sul Dnipro.
Si sono riempiti gli argini sino all’orlo e al mattino ha inondato tutto. Allagati almeno 100 chilometri quadrati di terreno, decine di migliaia i profughi da sfollare, inondati decine di villaggi, si temono molte vittime, l’impianto di Kakhovka era controllato dai russi.
Secondo il leader, Zelensky: “È un attacco terroristico” e Mosca prova a incolpare Kiev. Gli Usa: “ci sono molti morti, ma non sappiamo chi sia stato”.