A quanto pare si registrerebbero segnali positivi nel mercato del lavoro.
Gli occupati oltre i 23 milioni – evidenzia il Sole24Ore – più donne e più contratti stabili.
Ad aprile quinto aumento consecutivo, i dati confortanti dell’Istat, 74mila i rapporti full time in più. Il tasso di disoccupazione al 7,8%, 52mila donne in più, 4mila uomini in meno.
Ma Linda Laura Sabbadini (Istat) sul Sole24Ore invita alla cautela: “È un segnale positivo ma sul lavoro femminile restiamo ultimi in Europa – dice – molto lontani dalla Germania o Regno Unito”.
Per Il Giornale, torna il lavoro perché è stato tolto il reddito M5s, in un anno 390mila posti in più, ridurre i sussidi e il cuneo fiscale funziona.
Repubblica invece segnala che, se da una parte sale l’occupazione, i lavori poveri sono uno su quattro ed è emergenza retribuzioni.
Nel frattempo su La Stampa Banca d’Italia evidenzia che le donne con figli guadagnano il 50% in meno di quelle senza, “il 90% del divario si spiega con meno ore lavorate e pochi servizi a sostegno dell’infanzia” dicono.
02Insomma, sono in molti a pensare che i figli aumentano le diseguaglianze.