Stigma e diritti sono le parole che ripetono più spesso, le lavoratrici del sesso a convegno.
Essere riunite nell’Auditorium Enzo Biagi della Salaborsa in Piazza Maggiore è già un riconoscimento ufficiale apprezzato:
“Quando siamo partite i rapporti istituzionali neanche esistevano”, rivendica Porpora Marcasciano, 66 anni storica figura del Movimento Trans oggi consigliera comunale a Bologna.
Le sessoperaie militanti non chiedono comprensione per le loro scelte ma tutela come chiunque altro lavori.
Pagare le tasse per avere accesso ai servizi sanitari, agli affitti delle case, agli uffici di polizia dove poter denunciare le violenze subìte o i furti di immagini sul web senza che l’agente di turno le inviti a lasciar perdere, sminuisca, perfino derida.