Il primo e ultimo romanzo di Ennio Flaiano –primo Premio Strega della storia- ci ricorda, con il suo stile inimitabile, altissimo, misterioso e avulso al neo-realismo imperante dell’epoca in cui è stato scritto, i danni e gli orrori del colonialismo –in quel caso italiano- ma che riguardava un po’ tutti.
Oggi, a quanto pare nulla è cambiato, o è “cambiato tutto affinché nulla cambiasse”.
Per il Ministro della Difesa italiano, “l’Europa non può preoccuparsi solo dell’escalation di sbarchi, deve pensare al destino di un continente che tra 15, 20 avrà due mld e mezzo di abitanti. Se non agisce, lascerà l’Africa sotto l’influenza di Russia e Cina, che vogliono sfruttarla proprio come i colonialisti europei un secolo fa”.
“Ma sì, l’Africa è lo sgabuzzino delle porcherie, ci si va a sgranchirsi la coscienza”, scriveva Flaiano nel suo indimenticabile capolavoro –da rispolverare.